F.A.R.E. SCRIVE AL MINISTRO DEL TURISMO “BLOCCATE SUBITO QUESTO DISASTRO”

Luglio 14, 2022

La Federazione Nazionale F.A.R.E. scrive al Ministro del Turismo, ai membri del Parlamento e al Presidente del Consiglio in merito alla limitazione degli “affitti brevi”, inviando un documento che contiene un’attenta analisi del fenomeno dello spopolamento dei centri storici delle città d’arte italiane.

“Dopo l’approvazione dell’ emendamento Pellicani – afferma il Presidente F.A.R.E. Delia di Maio – abbiamo ritenuto doveroso inviare a tutti i membri del Parlamento, compresi i firmatari dell’emendamento, al Ministro del Turismo e al Presidente del Consiglio, un corposo documento che, basandosi sui dati disponibili per la città di Venezia, analizza la situazione partendo da alcune statistiche degli anni precedenti per giungere alla lapalissiana conclusione che le cause dello spopolamento sono da ricercarsi altrove e non, come vogliono far credere, al diffondersi degli affitti brevi”.  

“Dal nostro documento si evince chiaramente che il fenomeno dello spopolamento è antecedente all’arrivo in Italia delle piattaforme di prenotazione on line – continua il Presidente F.A.R.E. –  i dati parlano chiaro e sono a disposizione di tutti ma ci duole constatare che, a volte, è più semplice trovare un capro espiatorio piuttosto che ammettere gli errori di politiche amministrative sbagliate che si sono perpetrate nel corso degli anni.”

“Inoltre, non si è tenuto conto dell’utilità sociale che questa tipologia di locazione svolge nel corso dell’anno: senza i cosiddetti “affitti brevi” verrebbero a mancare alloggi a coloro che per motivi di lavoro o studio, di salute, per emergenze sanitarie, devono spostarsi in altre città per periodi limitati: pensiamo agli insegnanti, alle forze dell’ordine, al personale medico sanitario, agli studenti fuori sede.

“Ci chiediamo sulla base di quali criteri oggettivi siano stati individuati gli affitti brevi come unica causa dello spopolamento – conclude il Presidente Di Maio – e a questa domanda gradiremmo ricevere una puntuale e argomentata risposta da chi ha individuato come soluzione al problema la limitazione di questa categoria. Per risolvere i problemi occorre prima individuarne le reali cause: in questo particolare contesto sembra che non solo questa analisi non sia stata fatta, ma che ci sia una propensione ad avvantaggiare la classica forma di ricettività a discapito di quelle ad oggi più ricercate”. 

E’ un disastro annunciato: per questo la Federazione ha chiesto al Ministro del Turismo di intervenire celermente in questa vicenda bloccando queste leggi e di istituire dei tavoli permanenti dove tutti gli operatori coinvolti possano dare il loro professionale contributo.